martedì 29 gennaio 2013

Ancora sui capricci. I bambini imparano quello che vivono.

Pubblicato da Unknown alle 12:32 0 commenti
Los ninos aprenden lo que viven.
Ancora riguardo ai capricci, e all'impatto che hanno i comportamenti dei genitori e delle persone a loro vicine, volevo condividere il testo di una splendida poesia che mia madre aveva a casa quando ero bambina.

Si tratta di una poesia di Dorothy Law Nolte, poetessa americana, anche pedagogista ed insegnante, nata il 12 gennaio del 1924 e morta il 13 novembre del 2005.

I bambini imparano quello che vivono.


Se il bambino viene criticato, 
impara a condannare.
Se vive nell'ostilità,
impara ad aggredire.
Se vive deriso,
impara la timidezza.
Se vive vergognandosi,
impara a sentirsi colpevole.
Se vive trattato con tolleranza,
impara ad essere paziente.
Se vive nell'incoraggiamento,
impara la fiducia.
Se vive nell'approvazione,
impara ad apprezzare.
Se vive nella lealtà,
impara la giustizia.
Se vive con sicurezza,
impara ad avere fede.
Se vive volendosi bene,
impara a trovare amore e amicizia nel mondo. 


E' un bel ricordo che ho dell'infanzia. Non sempre è facile applicarlo, ma penso che sia utile tenerlo a mente.

E i vostri figli come vivono?




domenica 27 gennaio 2013

Basta capricci! In realtà dipende solo da noi.

Pubblicato da Unknown alle 23:47 0 commenti
Il viaggio in Argentina fatto a fine anno ha portato con se molti insegnamenti. Uno di questi è quanto possa influire lo stato d'animo della mamma sul numero, frequenza ed intensità dei capricci dei nostri nanerottoli.
Ovviamente non c'è nulla di nuovo in quest'affermazione: lo ho  letto molte volte in libri e manuali vari su come essere le mamme migliori del mondo.... Sperimentarlo in prima persona però, fa più effetto.

Stando in Argentina ho riflettuto molto su quali sono le differenze di stile di vita tra l'Italia e l'Argentina, e su  come i diversi stili di vita possano incidere sul modo che abbiamo di crescere i nostri figli.
Tenete presente che l'Argentina di cui io parlo è Mendoza, una città di circa 1.100.000 abitanti; tenete anche presente che mediamente in Argentina vivono 14 persone per metro quadrato  E' ovvio pensare che lo stile di vita sia diverso rispetto ad una città come Roma, dove si sono circa 330 persone per metro quadrato.
Quando ci sono meno persone, pur avendo ancora tutte le comodità del mondo moderno, si riescono ad apprezzare le cose senza avere la continua sensazione di sentirsi in qualche modo "minacciati" da altri che possono invadere il tuo spazio. Si riduce il senso di claustrofobia che a volte si ha vivendo in una città come Roma, dove, qualsiasi cosa tu decida di fare, ci sono sempre altre migliaia di persone insieme a te. Si riesce, di tanto in tanto, a vivere ancora un senso sano di solitudine, che è quella che ti consente di pensare, di "sentire", non quella solitudine che genera "abbandono" che invece tante volte è presente nelle grandi città.

A Mendoza, uscire di casa ed avere a disposizione un marciapiede di circa 3 metri ti rende meno nervosa, e pur stando attenta ai tuoi cuccioli, eviti di tenerli per mano così forte da fargli male, perché non hai il terrore che possano finire sotto una macchina alla tua minima distrazione.

Andare in un parco grande, dagli spazi ampi e con una visibilità a 360 gradi, frequentato senza essere affollato ti rende più serena e più facilmente lasci i nanerottoli giocare senza assillarli con continui richiami "vieni qui", "non ti allontanare", "dove vai??".
Tutto questo ha due effetti che creano un circolo virtuoso: tu sei più tranquilla, e riesci a gestire i nani con più calma. Loro sono più tranquilli, perché finalmente possono giocare come dovrebbe essere normale, avendo i loro spazi pur rimanendo sotto il tuo sguardo amorevole.

E così, quasi come per magia, i capricci si riducono! E meno capricci ci sono, più sereni sono tutti, alimentando ulteriormente il circolo virtuoso.
Il problema poi è cercare di mantenere questa serenità anche quando si torna a Roma, quando si ricomincia a lavorare, quando si è tutti più stanchi.
Non è cosa facile....

Spesso i miei nani fanno i capricci per attirare l'attenzione, o magari semplicemente perché anche loro sono stanchi. A volte riesco a gestirli ed a contenerli perché il caso vuole che l'esplosione del capriccio capiti in un momento in cui non sono particolarmente stanca ed ho la lucidità per capire cosa loro vogliono davvero e quale può essere la soluzione migliore. Altre volte invece.... la loro esplosione capita proprio come ciliegina sulla torta in una mia giornata storta, in un momento in cui sono particolarmente stanca, o triste, o magari quando anche io avrei bisogno di un po' di conforto, proprio come loro! Ed è li che iniziano le scintille! E tutti i miei migliori intenti di essere una buona educatrice ed una brava madre finiscono in un secondo.... nel secchio, dandomi la sensazione di avere rovinato in 5 minuti di strilli e di sgridate il lavoro magari dell'ultima settimana.
Dopo la tempesta elettrica, in genere torna il sereno, e riusciamo a fare di nuovo pace dopo grandi abbracci.
A volte eccedo nei rimproveri. Quando me ne rendo conto in tempo però provo a chiedere scusa ai miei nanerottoli. In fondo penso anche questo sia un insegnamento: capire che anche la loro mamma non è infallibile, che non è sempre di buonumore, che anche lei è umana, e non sempre riesce ad essere la super-eroina che loro vorrebbero è importante.

Questo post partecipa al BLOG TANK di Donna Moderna.




mercoledì 23 gennaio 2013

Stelle filanti e coriandoli: la magia del Carnevale.

Pubblicato da Unknown alle 11:02 0 commenti
Carnevale di Venezia
Siete pronti per il Carnevale?

Confesso che, nonostante siano alcuni anni che non mi maschero più...in genere causa mente occupata a pensare quali saranno le maschere dei nanerottoli, temi di lavoro, cosa preparare per cena.... contribuiscono alla mia sopraggiunta "serietà" anche amici poco propensi alla "mascherata".
Il massimo che sono riuscita a fare negli ultimi anni è stato convincere mio marito ad andare a Venezia per l'apertura del Carnevale. Un'esperienza bellissima!
Carnevale di Venezia
I costumi che hanno lì sono semplicemente ME-RA-VI-GLIO-SI. Un po' monotematici forse, ma decisamente splendidi.
Venezia è magica già in giorni normali, ma durante il Carnevale diventa ancora più speciale.
Se vi spaventano i luoghi affollati però, vi consiglio vivamente di guardare la cerimonia di apertura in tv: è impressionante la quantità di persone che può contenere Piazza San Marco in quell'occasione!

Nonostante la folla che in genere lo caratterizza, il carnevale è una festa che mi piace ancora molto!
Mi piace l'allegria che genera e mi diverte l'idea di mascherarsi: per un giorno puoi dimenticarti chi sei e diventare qualcun'altro. Puoi essere una principessa, un eroe, un pagliaccio, un indiano, puoi essere qualsiasi cosa tu voglia!
Il Carnevale è la celebrazione del travestimento, sovverte l'ordine naturale delle cose e consente di rompere tutti gli schemi e le regole, dando libero sfogo alla voglia di divertimento.

Mi piace anche pensare a tutti i significati simbolici dietro al carnevale, alla valenza purificatoria che ha e che dimostra  il bisogno profondo di rigenerarsi periodicamente dell'uomo, la voglia di rinascita.

Storicamente i festeggiamenti del carnevale terminavano nel Medioevo con il processo, la condanna, la lettura del testamento, la morte ed il funerale di un fantoccio, che poteva rappresentare sia un sovrano, sia l'anno passato, con tutti i lati negativi che con sé aveva portato.
Un vero e proprio momento catartico! In un momento di gioia irrefrenabile, in un contesto senza più regole stabilite, in cui chiunque può impersonare il ruolo che vuole, e dire cose che normalmente non avrebbe mai detto.... si "uccide" l'anno passato, buttandosi alle spalle tutto ciò che di brutto aveva portato, e si guarda avanti per iniziare il nuovo anno.

Detto questo, da bambina, ricordo i primi anni in cui indossavo un costume da damina con fiori sulla gonna: considerando che sono sempre stata abbastanza un maschiaccio, guardando le vecchie foto ancora oggi stento a credere como posso aver indossato quel vestito. O forse lo indossavo proprio per sovvertire le regole del mio essere maschiaccio, chissà....

Per anni poi mi sono divertita a "creare" i miei travestimenti. Sempre molto "casarecci" in realtà - niente da far sfilare al Carnevale di Venezia -  visto che le mie doti di "sarta" non sono mai state (ed ancora oggi non sono) particolarmente elevate! Però devo dire che un po' grazie alla fantasia, un po' grazie ad una mia amica con madre particolarmente prolifica di costumi fatti in casa... riuscivo sempre a mettere insieme qualcosa di carino.

Oggi però non vi parlo però di costumi di carnevale, ma di biglietti di invito per feste di carnevale.
Eccone qui alcuni che ho realizzato e che come al solito potete scaricare.
Buon divertimento!

Invito festa di carnevale con palloncini da stampare

Invito festa di carnevale con Arlecchino e Pulcinella da stampare

Invito festa di carnevale con maschera da stampare 

Invito festa di carnevale con palloncini e stelle filanti da stampare

Invito festa di carnevale con mascherine da stampare

Ecco

martedì 22 gennaio 2013

Calendario 2013 da stampare gratis.

Pubblicato da Unknown alle 00:47 3 commenti
Magari siete così avanti che avete già stampato il calendario 2014....
Ma quest'anno come ho già scritto, ho iniziato in ritardo con alcune cose...e temo mi ci vorrà un po' per recuperare.
E lo stesso vale anche per la stampa del calendario 2013.
Oggi avevo bisogno di un calendario da usare a casa per annotare alcune attività dei piccoli nanerottoli e di manutenzione casalinga.

Come al solito, prima di stamparlo, ho cercato alcune risorse su internet ed ecco quello che ho trovato.

Il blog di Pane, amore e creatività ha uno splendido post con 12 calendari da stampare di tipo diverso, molto creativi!

Sul sito "mar:baro" ci sono molti modelli da stampare, tutti con aspetto molto più "da ufficio".

Anche sul blog "dinamick" c'è un bel post con calendari da stampare.

"Calendario-365" anche ha dei modelli da stampare.

E poi navigando si trovano anche alcune risorse vettoriali gratis (www.vettorialigratis.it e www.it.freepik.com).
Calendario 2013 da stampare gratis


Calendario 2013 da stampare gratis sfondo rosso


Calendario 2013 da stampare gratis sfondo bianco

Calendario 2013 da stampare gratis sfondo colorato

Calendario 2013 da stampare gratis sfondo colorato

Naturalmente, nonostante questa infinità di risorse... non ho trovato quello che faceva al caso mio.
E così ho realizzato questo format in Excel molto semplice e veloce da stampare.
Potete scaricare il file pdf e stamparlo nel caso vi torni utile.
Calendario 2013 mensile da stampare gratis 
Spero di si.

lunedì 14 gennaio 2013

Buon Anno!! Buon 2013.

Pubblicato da Unknown alle 23:22 0 commenti

I propositi per il nuovo anno.

Buon Anno! Si, lo so che l'anno è iniziato già da diversi giorni, ma anche la Sara- blogger quest'anno si è presa qualche giorno di ferie in più, con nanerottoli al seguito naturalmente.
L'importante comunque è che il 2012 sia finito! E per il momento siamo tutti sopravvissuti. O forse il mondo intorno a noi è già cambiato e noi.... non ce ne siamo ancora accorti. A dire il vero spero davvero che sia così. L'ultima parte del 2012 è stata così buia che un po' di luce a rischiarare il panorama servirebbe proprio.
E voglio pensare che siamo nel momento dell'aurora: il cielo inizia a rischiararsi, lentamente, ed ancora non si percepisce chiaramente che a breve ci sarà una luce intensa. Ma il rossore in fondo al cielo lascia ben sperare.
Come potete le ferie e l'inizio del nuovo anno mi hanno portato uno spirito altamente filosofico.
Forse sarà il fatto di aver affrontato i voli di andata e ritorno Roma-Buenos Aires (12 ore di volo ciascuno) con i due nanerottoli, senza che nessuno abbia minacciato di farci scendere dall'aereo con un paracadute in omaggio, che mi rende più forte e più spirituale allo stesso tempo: la sensazione è quella di essere sopravvissuta ad uno tsunami associato ad una profezia Maya.
O forse è il fatto di aver trascorso la notte di transizione tra il vecchio ed il nuovo anno in un posto, che come dice mia madre, è un po' magico.
Eravamo in una valle ai piedi della Cordillera delle Ande. Le persone più vicine a noi erano a un paio di chilometri..
A mezzanotte, per la gioia dei piccoli nani - e della loro mamma! - abbiamo fatto esplodere alcuni fuochi artificiali. Le urla di gioia e di stupore dei piccoli. Dopo il silenzio, nella valle immersa nell'oscurità, interrotta solo dalle stelle e dalla luna.
All'improvviso un rumore sordo in lontananza si fa sempre più forte, avvicinandosi a noi. Non capivo cosa fosse, e all'inizio mi sono anche un po' spaventata. Poi guardando nella direzione da cui proveniva il rumore, con l'aiuto della luce della luna, ho capito di cosa si trattava: un gruppo di cavalli spaventati dal rumore dei fuochi artificiali che sia noi sia un'altra famiglia a 20 chilometri avevamo sparato, correva al galoppo cercando un riparo, a pochi metri da noi. Che sensazione strana, forte! Nel mezzo del nulla, nel silenzio e nel buio della notte stellata, questo rumore che suonava primordiale, mi ha riportata con i piedi per terra, anzi mi ha riportata "nella" terra.
E prima di andare a letto, prima che il nuovo anno iniziasse davvero, c'è stata l'occasione per scrivere i propositi per il nuovo anno.
Forse è una cosa un po' fuori moda... ma a me piace ancora prendermi un po' di tempo per riflettere su quello che è accaduto nell'anno passato - e quest'anno di cose ne sono accadute! - e per pensare poi a quello che vorrei fare nel futuro.
E voi avete già definito i vostri propositi per il nuovo anno?





 

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