Cinema per bambini |
Visto l'orario a cui ci muovevamo l'unico cartone animato che abbiamo trovato era "Kiki consegne a domicilio".
Prima di andare al cinema non sapevo molto di questa storia, poi tornando a casa o cercato qualche informazione in più sul film.
Si tratta di un film d'animazione giapponese del 1989 diretto da Hayao Miyazaki.
Ed in effetti vedere questo film è stato un po' come tornare indietro nel tempo: i disegni semplici (da veri e propri "disegni animati" e non da colossal di animazione stile Cars, o Madagascar, o I Croods), ci hanno fatto venire in mente la dolce e tenera Heidi. Ve la ricordate?
La trama è molto semplice: Kiki proviene da una famiglia di streghe e al compimento dei 13 anni di età deve intraprendere il viaggio iniziatico di noviziato che la porterà a cavallo della sua scopa in una città portuale. Fatta conoscenza con Tombo, un ragazzo appassionato di mongolfiere e aeroplani, e con la fornaia Osomo, alla ragazza non resterà che ambientarsi nel nuovo borgo, sfruttando le proprie abilità per un lavoro che sembra esserle stato cucito addosso: le consegne volanti a domicilio.
(qui potete trovare qualche notizia in più sul film ed il regista)
Niente scontri violenti, niente azioni mozzafiato; solo il lento scorrere delle cose, il piacere dell'infanzia di osservare le cose, e di poterne godere felicemente. E lentamente. Molto dolce e poetico.
Questo ci ha fatto un po' riflettere sul tipo di 'cultura' che sta costruendo l'immaginario collettivo futuro dei nostri figli: una cultura dove tutto è sempre frenetico, sopra le righe, esasperato in ogni sua manifestazione. Tutto è sempre a disposizione, subito, senza mai l'attesa (il mitico Cartoonito, o Rai Yoyo, disponibile 24 pre su 24, penso abbiano salvato più volte noi mamme da momenti di esasperazione in cui non sapevamo più cosa inventarci con i piccoli).
Eppure così sembra si perda un po' di magia. La magia di creare le cose, di saperle attendere con pazienza, la magia di goderne davvero con piacere.
Insomma, detto da una mamma super digitale sempre connessa sembra un po' strano... Ma il punto è che mi sono ricordata, ancora una volta, di quanto sia bello ed importante ritagliarsi un po' di tempo per alzare il naso verso il cielo e restare a guardare le nuvole, o le stelle. E di quanto sia importante insegnarlo ai nostri figli.
E voi? Quando è stata l'ultima volta che avete guardato il cielo?
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